Nel nostro Paese circa 1 milione e mezzo di lavoratori sono vittime di mobbing. Ma nel resto d’Europa non va meglio!

Nel nostro Paese, secondo il monitoraggio effettuato dall’Ispesl (l’Istituto per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) sono circa un milione e mezzo i lavoratori Italiani vittime di mobbing su 21 milioni di occupati; il fenomeno è più presente al Nord (65%), e colpisce maggiormente le donne (52%).

  • Che cos’è il Mobbing? E come si manifesta?

<< Il termine mobbing, deriva dall’inglese mob e significa letteralmente “assalire tumultuosamente”. È un termine molto diffuso ed utilizzato in ambito lavorativo per indicare fenomeni di prevaricazione, vessazione, persecuzione nei confronti di un collega (mobbing orizzontale) o di un subalterno (mobbing verticale). Possiamo definire mobbing una situazione di pressione psicologica sul luogo di lavoro (raramente sfociante in atti di violenza fisica) , esercitata con condotte sistematiche durature ed intense attraverso:

a) aggressione e/o menomazione alla capacità comunicativa, di relazione sociale e all’immagine sociale;

b) disconoscimento o compressione dei diritti elementari per inespresse “cause di servizio”;

c) attribuzione di mansioni dequalificanti o degradanti.

Il mobbing si manifesta come una serie di azioni che si ripetono per un lungo periodo di tempo, compiute da uno o più mobber per danneggiare qualcuno (mobbizzato), quasi sempre in modo sistematico e con uno scopo preciso. Il mobbizzato viene letteralmente vessato intenzionalmente da aggressori che mettono in atto strategie comportamentali volte alla sua distruzione psicologica, sociale e professionale. I rapporti sociali si volgono alla conflittualità e si diradano sempre più, relegando la vittima nell’isolamento. In alcuni casi il mobber è l’azienda stessa e la strategia persecutoria assume i contorni di una vera e propria strategia aziendale di riduzione del personale oppure di eliminazione di una persona indesiderata; in questo caso si parla di bossing, in quanto si tratta di mobbing compiuto dai quadri o dai dirigenti dell´azienda con lo scopo preciso di indurre il dipendente alle dimissioni. >>

  • Quali tipologie di mobbing conosciamo?

Mobbing Orizzontale: se messo in atto da colleghi che hanno il medesimo livello professionale della vittima;

Mobbing Verticale: se attuato da un superiore verso una vittima sua dipendente;

Mobbing dal Basso: quando viene messa in discussione l’autorità del superiore da parte di un certo numero di dipendenti;

Mobbing Collettivo: se le prepotenze vengono esercitate su un gruppo di lavoratori;

Mobbing Sessuale: molestie sessuali senza un necessario contatto fisico, ma con insinuazioni o battutine sgradevoli.

Secondo un sondaggio condotto nei Paesi d’Europa, l’8% dei lavoratori della Comunità Europea dichiara di essere stato vittima di mobbing sul posto di lavoro (Monaco e all, 2004); si tratta di circa 12 milioni di persone.

Le cause per cui si scatena questo triste fenomeno sono tantissime, ma possono essere raggruppate in due insiemi:

  • Ragioni strategiche, dove chi esercita il mobbing prevarica l’altro al fine di averne un suo tornaconto;
  • Ragioni emozionali, dove vi sono conflitti tra personalità, e il prevaricatore può in questi casi contare sull’omertà di alcuni colleghi suoi alleati per danneggiare l’altro.

Se le cause del mobbing sono tantissime, le conseguenze che questa violenza psicologica comporta non sono affatto da meno. Si tratta di un fenomeno dolorosissimo per chi lo subisce, non solo perché causa un inevitabile senso di rifiuto nei confronti dell’ambiente lavorativo, ma soprattutto perché porta con sé gravi conseguenze, sia sul lavoratore sia sull’azienda. Per quanto riguarda le conseguenze dirette sul lavoratore, invece, generalmente viene a determinarsi una riduzione dello stato di benessere complessivo della persona.

  • Quali sono gli effetti negativi più frequenti che si verificano nelle vittime di mobbing messe in luce dalle varie ricerche (Ege, 2001) ?
  • Alterazione del tono dell’umore: depressione, isolamento, calo dell’autostima;
  • Alterazione dell’equilibrio psicofisiologico: disturbi del sonno, calo della memoria e della concentrazione;
  • Disturbi d’Ansia: disturbo d’Ansia Generalizzato, Disturbo Post Traumatico da Stress, Fobie, Disturbo da Attacco di Panico;
  • Disturbi del Comportamento: Cattiva alimentazione, alcolismo, tabagismo;
  • Burnout: Sindrome complessa, a componente prevalentemente psichica, con caratteristiche ben precise, quali esaurimento emotivo, depersonalizzazione e mancata realizzazione personale.

A livello lavorativo e organizzativo, invece, il mobbing provoca maggiore assenteismo, minore efficacia e minore produttività per tutti i lavoratori che vivono l’ambiente e risentono inevitabilmente del negativo clima psicosociale presente.

  • Legislazione vigente e strategie preventive: Nonostante le statistiche in Europa ci dicano che si tratta di un fenomeno -purtroppo- in crescita, la legislazione in merito è ancora piuttosto scarsa e ambigua. Dunque, si dovrebbe puntare soprattutto su strategie preventive il cui scopo principale è quello di instaurare una cultura aziendale caratterizzata da una linea di condotta di dirigenti e dipendenti che sia basata sul rispetto reciproco verso la dignità della persona, la sua professionalità, e che vada a valorizzare l’importanza del Team Working all’insegna della creazione di un contesto trasparente ed equalitario.
“L’educazione dovrebbe inculcare l’idea che l’umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione” – Bertrand Russell

Io stessa in passato, durante una mia esperienza professionale in Italia, sono stata vittima di mobbing per cui -a mio malgrado- ho potuto sperimentare sulla mia pelle quanto sia difficile in primis rendersene conto mentre lo si vive ma anche ammetterlo a sé stessi ed, infine, accettare di essere vittima per, poi, intervenire in maniera congrua, chiedendo finanche aiuto all’esterno per fronteggiarlo, se necessario!

Se è capitato anche a te di essere stato/a vittima di Mobbing, ne sei uscito/a e vuoi raccontarmi la tua storia, la strategia che hai scelto per contrastarlo (anche restando nell’anonimato), contattami in privato!

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