Covid-19. Quando si dice “La Salute é la prima cosa”, di quale salute si sta parlando?

71 il numero dei suicidi dall’inizio della pandemia ad oggi, dato aggiornato al 7 Settembre 2020. Centinaia le famiglie Italiane con i loro ragazzi con disabilità tra cui l’autismo, abbandonate a sé stesse, che vedono pian piano svanire i progressi dei loro figli raggiunti con impegno e dedizione in anni di percorsi terapeutici, frutto di sacrifici economici e spirituali.

Saranno forse 300 mila le persone che stanno subendo o subiranno disturbi psichici a seguito dell’esperienza di clausura per oltre due mesi e per la paura del contagio del coronavirus per sé e per i propri cari). Per non parlare di chi ha avuto lutti. Ma con l’estate e il tempo immediatamente successivo, avanza un’altra pesante concausa di avvilimento: il rendersi conto che le proprie attività non potranno ripartire. Niente lavoro, nessuna prospettiva economica” riporta il sito fondazioneveronesi.it in quest’articolo pubblicato il 7 luglio 2020. Con la seconda ondata di stop forzato, la situazione psicologica collegata alla mancanza di prospettiva, alle difficoltà economiche alle conseguenti tensioni sociali si prospetta ben più grave della prima ondata.

In questi mesi in Italia siamo stati letteralmente bombardati dai giornali che quotidianamente, con titoli sensazionali, ci hanno “aggiornato” del numero dei positivi, salvo poi salvare l’estate invitando anche gli stranieri a venire qui in vacanza perché “ l’Italia é un POSTO SICURO “, dicevano tutti in coro i nostri politici nei mesi di giugno, luglio e agosto.

Il microbiologo Giorgio Palù, professore all’Università di Philadelphia, ha sottolineato la distinzione tra soggetto positivo al coronavirus e malato. Smorzando gli allarmismi, ha poi evidenziato che la maggior parte delle diagnosi attuali sono relative a casi infetti ma senza/con pochi sintomi.

Chi, prima del lockdown, stava combattendo contro la propria condizione di isolamento sociale, oppure stava cercando di resiste alla pulsione di ritiro, rischia di aver subito un forte aggravio o, quantomeno, una battuta di arresto. In questi casi la chiusura forzata potrebbe infatti aver privato i soggetti in hikikomori anche delle poche attività che permettevano loro di rimanere aggrappati al mondo sociale, come, per esempio, la scuola.” si legge sul sito HikikomoriItalia gestito da Marco Crepaldi, psicologo, presidente e fondatore dell’Associazione Nazionale “Hikikomori Italia”.

“Temo che i numeri saranno fortemente colpiti” dalla situazione attuale: “stimiamo un’ulteriore discesa tra l’1 e il 2% del Pil, quindi -11/-12%, con un danno per l’economia di 216 miliardi, superiore ai fondi del Recovery Fund”. Lo ha detto il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Mezz’ora in piu’ su Rai 3. 

Matteo Bassetti (Dir. Malattie Infettive Osp. San Martino Genova) ribadisce : “Si è sbagliata la comunicazione degli ultimi sette mesi. Chi mi telefona pensa che chi prende oggi il coronavirus prende una malattia che lascia conseguenze terribili e quando non te le lascia ti ammazza…Oggi non possiamo dire che le nostre terapie intensive sono piene di giovani, perché sennò la gente si terrorizza e viene al secondo giorno di febbre al pronto soccorso. Nel 93% dei casi è un infezione gestibile a casa, il mondo non finirà per il covid. “

Gli ospedali sono al collasso anche perché la paura sta dominando molti che, al primo segnale di influenza stagionale, ricorrono al pronto soccorso. E Bassetti tranquillizza, inviando questo semplice messaggio attraverso svariati canali: “Indossate la mascherina e fate attenzione. Ma non facciamoci dominare dalla paura!

In tutto questo caos non possiamo dimenticare che se da un lato ci sono familiari che perdono i loro cari a causa del covid, dall’altro ci sono altre migliaia di persone che perdono la salute psicofisica e addirittura la vita per cause connesse agli effetti economici, sociali, psicologici e sanitari legati al covid-19!

GLI ALTRI SIAMO NOI!

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